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Mercoledì, 13 Giugno 2018 13:34

La replica all'articolo di Metropolis "L'ultimo autogol del Commissario..."

Con riferimento all’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano “Metropolis” a pagina 18, recante il titolo “L’ultimo autogol del commissario: ufficio Ced in tilt, sballati tutti i voti”, non firmato, si tiene a precisare quanto segue.

L’articolo riporta informazioni palesemente scorrette e passaggi pretestuosi che sembrano unicamente finalizzati a ledere l’immagine dell’Amministrazione Straordinaria.

Nello specifico, si precisa innanzitutto che le operazioni di scrutinio si sono svolte in maniera assolutamente corretta, e non si comprende sulla base di quali argomentazioni si possa affermare il contrario. Destituita di ogni fondamento è l’affermazione secondo la quale l’ufficio Ced sia “andato in tilt”, visto che l’ufficio elettorale del Comune ha assicurato tutti gli adempimenti previsti in tempi più che ragionevoli, lavorando sicuramente in condizioni di particolare stress, come è fisiologico per ogni circostanza del genere, anche considerando le ristrettezze di personale. Piuttosto, la decisione di “blindare l’ufficio Ced” ha senza dubbio contribuito ad evitare situazioni che in passato erano foriere di ulteriori criticità.

Del tutto scorretta è l’affermazione secondo la quale “la popolazione di Torre del Greco non ha potuto assistere in diretta all’esito delle elezioni”, visto che a tal fine è stato allestito un punto informativo presso il Complesso dell’ex Santissima Trinità, dove sono stati proiettati dal Ced i dati elettorali a mano a mano che venivano elaborati. In pratica, sono stati proiettati gli stessi dati e con la stessa tempistica con sarebbero stati divulgati presso la sede dei Molini Meridionali Marzoli. Ma quello che è stato un servizio apprezzato da centinaia di utenti (candidati, cittadini, giornalisti) che, dalle ore 23:00 di domenica alle ore 16:00 del lunedì successivo, si sono recati presso il punto informativo, ha evidentemente scontentato (come era già chiaro alla vigilia delle elezioni) solo “Metropolis”. Considerato che in sostanza è cambiata solo la sede, ma non l’essenza del servizio, viene da supporre che qualcuno non abbia apprezzato “la parità di trattamento” riservata ai vari “addetti ai lavori”.

L’aspetto più grave riguarda però il passaggio in cui si scrive che “il punto informativo allestito presso l’ex orfanotrofio della Santissima Trinità ha fornito una serie di dati e numeri sbagliati rispetto ai risultati ufficiali, resi noti a soli 24 ore di distanza” e, più avanti, si aggiunge che “secondo i dati definitivi riportati presso il punto informativo della Santissima Trinità”. Al redattore di “Metropolis” deve essere sfuggito che il titolo dell’interfaccia grafica realizzata per proiettare gli esiti dello scrutinio in tempo reale recava la dicitura - in grassetto, maiuscolo e sottolineato! - “Dati PROVVISORI e non definitivi”. Dunque, nessuno ha affermato che fossero dati definitivi, piuttosto si è precisato il contrario. D’altra parte non poteva essere diversamente - e questo il redattore del “Metropolis” dovrebbe saperlo… - visto che i dati elaborati dall’Ufficio Elettorale del Comune sono suscettibili di variazioni a seguito delle verifiche effettuate dell’Ufficio Centrale nominato dalla Corte d’Appello, che attualmente sta svolgendo le operazioni di controllo dei verbali per verificare eventuali errori materiali e voti contestati e che diramerà i risultati definitivi non prima di 30-40 giorni.

Infine, a leggere il testo dell’articolo, balzano subito agli occhi due “contraddizioni”: in primo luogo, a conferma della scarsa “onestà intellettuale” palesata dal redattore, nel titolo si scrive “sballati tutti i voti”, mentre nel testo si fa riferimento a “una serie di dati e numeri sbagliati”, evidenziando che solo nel caso di un candidato avrebbero suggerito una non corretta prefigurazione della composizione del prossimo Consiglio Comunale; in secondo luogo, si  assegna un peso diverso a seconda di chi commette l’errore: “Metropolis” ha sbagliato a indicare due potenziali consiglieri comunali, ma ovviamente la rettifica è riportata solo nelle righe conclusive dell’articolo e non nel titolo. Sarà perché forse “la redazione di Metropolis è andata in tilt”?

D’altra parte, è dall’inizio dell’incarico che “Metropolis” ha attaccato, senza una valida motivazione, questa Amministrazione Straordinaria, salvo sottrarsi ai confronti più volte proposti dal Commissario Giacomo Barbato.

Leggi l'articolo di Metropolis

Il Capo Ufficio Stampa
Carlo Cristarelli